Et el re, vedendo non poter per forza farli nulla, comenzoe a tratar [820] acordo insieme, et li messi andavano dentro et fuora. Et queste nove zonse in questa terra a dì 16 de l'instante.
[1497 11 17]A dì 17, introe dentro li doi castelli et ritornò la galia dil Zaffo patrom Alvixe Zorzi da San Fantim, videlicet quella di pelegrini, la qual, come ho dicto di sopra, combatè con turchi et si difese virilmente. Et tra gli altri peregrini, vi era uno ducha di Pomaria, molto gran maestro, del qual più di sotto ne parlerò, el qual ritornoe senza altra saputa di la Signoria che fortasse lo haria honorato, et andò ad alozar in cha' Gritti a la Zuecha. Ancora vene qui con dicta galia el reverendo domino Marco Malipiero comendator di Cypro, el qual di Cypro era ritornato in questa terra. Siché, questa galia dil Zaffo, che fo ditta persa e gli huomini amazati et fati schiavi di turchi, incolume qui è arrivata. Et a dì 18 ditto, che fo il zorno sequente, el principe nostro, con la Signoria et molti patricii, ne li piati andoe fino a la Zuecha a visitar esso ducha di Pomaria, dimostrandoli bona ciera, per esser ducha da farne grande extimatione. Et vien dicto ha de intrada più di ducati 150 milia a l'anno, et el principe li disse come non haveano inteso nulla di la sua venuta, che li sariano andati contra con il Bucintoro, ma che volesse haver per excusato. Et poi li fo apresentato, et fatto veder quello degno era in questa terra. Et è da saper non fu invitato contra el ducha di Ferara in Bucintoro el zorno sequente, acciò nel precieder non fusse diferentia.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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