Quello seguirà, scriverò poi.
[1497 11 28]A dì 28 ditto, si have pisani, con le nostre zente ivi a custodia, haver tolto et recuperato di le man de' fiorentini una torre chiamata Col Salveto. Et l'ebeno a dì 17 de l'instante, et quella brusono, morti fanti 17 de' fiorentini che erano dentro. Et cussì depredono ivi vicino. Et Zuam Paolo Gradenigo, che fo mandato synico et pagador ivi, portandosi in Pisa bene, per collegio fo terminato etiam lui fusse proveditor insieme con Zustignam Morexini et nostro secretario Francesco da la Zuecha. Et in questa terra era orator di pisani quello domino Joane di Mariani.
[1497 11 29]A dì 29 ditto, vene letere d'Ingalterra di Andrea Trivixam orator nostro, date in Londra a dì 6 novembrio. Come quel Perichino, che si faceva ducha di Jorch et fiol di re Edoardo, havendo, come ho scripto di sopra, smontato su l'isola, et havendo qualche sequito, andoe a campo a una bona terra chiamata Istrich, et li brusoe do porte; ma quelli di la terra si difeseno et li vene incontro uno capitano dil re chiamato zamberlam, homo in quella isola in gran reputation, e quello mandoe a disfidar il ducha predito di Jorch a la bataglia. Et dato l'hordine dil [826] zorno dil combater, dicto Perichino si levò e scampò con pochi in franchisia. Et cussì quelli lo sequitava se partino, et fuziteno il resto via, come tutto questo ho scripto di sopra. Ma a hora se intese che dicto ducha di Jorch era venuto a inchinarsi al re Henrico, dicendo non esser vero fusse fiol dil re Edoardo, ma che era stato messo suso da alcuni populi di Cornovaja.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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