El re di Franza, per via di Milano e Savoia, se intese era ancor a Molines; doveva andar a Tors. Et che la peste era a Marseja, et se divulgava per la Franza come la trieva era fata tra il re di Franza et il re di Spagna per certo tempo, ma con Italia non havia tempo alcuno. Tamen, per via di Spagna non era lettere di l'orator nostro, ni etiam si sapeva dil zonzer in Barzelona di Domenego Trivixam cavalier orator nostro. Ma ben se intese che li oratori do francesi andavano in Spagna, hessendo in camino, inteseno la morte dil principe fiol dil re di Spagna, et che erano rimasti in una terra, et haveano scritto in Franza al re quello sua majestà ordinava facesseno, avisandoli di questa morte, et che ivi staria ad aspectar la risposta. Et poi ebeno ordine di andar di longo. Fiorentini, vedendo non esser altro remedio a la sua salvatione se non che il re preditto di Franza venisse in Italia, a la qual cossa teniva in Franza lhoro oratori, et fo divulgato li prometeva ducati 400 milia venendo, et che il re ne voleva al presente ducati 150 milia, et fiorentini non li volseno dar se prima non mandava zente di qua da' monti. Di la qual cossa, il re non era per mandar per questo anno.
[1497 12 01]A dì primo decembrio, per lettere di Parenzo dil canzelier di Marco Contarini podestà a Parenzo, che tunc era in questa terra, se intese el caso miserabile dil romper di 2 nostre galie di merchà, a dì 27 dil passato, nel porto di Cigala vicino a Cherso et Ossero, videlicet una di Alexandria patron Zuam Morexini Forteza, et l'altra dil trafego deputata a Baruto, patron Zusto Guoro.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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