Stete ivi poco, poi partite.
Da Pixa. Nostri, a dì ditto, fé una incursione su quel di fiorentini, predato et menato via pecore 3000, vache 400, cavali 100 e altre robe, con danno de' fiorentini. Adeo, feno uno bon botino contra inimici.
[1497 12 13]A dì 13, vene lettere di Roma, come a dì ... era manchato il reverendissimo cardinal di Parma, che fue favorito et creato cardinal per Sixto pontifice. Era di natione pavese, nominato Zuam Jacomo Sclafanato. Et el pontifice dete tutti li soi beneficii a suo fiol cardinal di Valenza, siché li fece in un zorno uno bel presente de beneficii apresso ducati 12 milia. Et vescovado veramente di Parma, el ducha di Milan lo dete a Stephano Taverna suo orator a Roma, et etiam scrisse al pontifice in sue recomandatione a la promotione dil cardinalato, per esserli manchato li do ultimi cardinali di soy, videlicet quel de Luna et questo. Restava solum, Ascanio et Sanseverino. Unde, opinion è de molti che dicto Taverna sarà de li primi cardinali, sipur questo papa è per far cardinali. Et el pontifice era pur in quella fantasia di mandar zente a Monte Rotondo loco di Orsini, mia 12 lontano di Roma; ma poiché intese la protetione tolta per nostri, desistete de l'impresa. Tamen, intesi come era zonto a Civitavechia 100 cavalli di spagnoli veniva di Spagna a questo effecto, et il papa, dubitando non fusseno svalisati da' Orsini, li [833] mandoe zente contra, et felli intrar in Roma. Tamen, contra Orsini non seguite altro.
[1497 12 15]A dì 15, per avisi di Franza, come la regina era amalata a Tors, et havia gran mal di ochii.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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