Ancora, che in gran consejo non si debbi andar procurando, né in pregadi, né pregando, ni per lhoro ni per altri, posto gravissime pene sì a quelli pregano come a quelli fusse stà pregadi et non acusaseno, siano bandizadi di consejo per anni 5 et alia ut patet.
[1497 12 23]Ancora, a dì 23, fu preso che de caetero, quelli andarano in electione lhoro medemi si cavi le tessere, perché prima se usava malitia. Et acciò li electionarii non li sia parlato da' nodari erano dentro le electione, che de caetero non possi intrar altri nodari cha li secretarii dil consejo di X, i quali debbi vegnir fuora con tutte 4 le polize. Et sopra questo fo messo gran streture.
Item, che non si possi dar, per farsi tuor in alcun officio, danari ni altra promissione, sotto più pene di quelle erano.
Item, che non si possi dar cene per esser tolti in officii, ni avanti romaso in alcun officio, over regimento, ni dapoi, salvo far possi quello sarà romaso pasti do a' parenti, a diexe per pasto.
Item, a tempi di noze, non si possi far pasto, solum do a 40 per pasto, justa la parte altre volte messa che sopra questo provede.
Item, che le compagnie non possi star, chome stevano, al tardi a li disnari di compagni; ma che, da setembrio a marzo, si intenda compir a hore 23, et da marzo a setembrio a hore 20 dicti disnari. Questo feno perché, licet fusse private le cene di le compagnie, tamen era la malitia pensata che, oltra li disnari, stevano sino a sera, et li faceva poi la colatione, etc.
Ancora, fu preso che li rectori vano ne li rezimenti, non possano menar più de 11 zentilhomeni in lhoro compagnia, come sopra di questo ne era parte presa in dicto consejo di X altre volte; ma hora è stata più streta.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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