Ancora, era di savii di collegio che volleva metter le galie di Fiandra, et a dì ultimo zener fo chiamato il consejo preditto per meterle. Tamen non fu posto, atento non era tempo, fino non si havia la certeza di la trieva, la qual se divulgava era facta tra il re di Franza et li regali di Spagna. Et fu posto per li savii una parte de li advochati extraordinarii, la qual fo publichata in gran consejo, videlicet che questo mexe di zener proximo, et cussì dil mexe di avosto, et ogni anno di avosto, se debbi far uno collegio novo trato in quella hora, zoè di 2 avogadori di comun, 2 auditori nuovi, 2 auditori vechii et 6 per ogni quarantia, che sarano n.° 24, et tuti li advochati extraordinarii che vorano parlar si metta a la pruova. Quelli che passerano la mità, possi advochar quello anno in questa terra, videlicet a li consegii, avogadori, et auditori, cataveri, etc. Quelli non passerano, non possi advochar fino ad anni cinque, li qual perhò da poi siano ballotadi, et passando la mità possi advochar etc. Et che sotto gravissime pene non possi advochar a le corte ordinarie; et che li advochati ordinarii, videlicet nostri zentilhomini fati nel mazor consejo, non possino tuor se non li charati ordinarii, et che li zudexi li dagi sacramento a lhoro et a le parte, sub poena etc. confirmando ogni ordine sopra di questo, zoè la parte 1474 et del 1489 etc.
Da Ferara, per avisi abuti da quel signor ducha, come era tornato di Franza l'orator suo chiamato domino Zuam Valla, el qual esso ducha lo mandoe dal re ad notificharli come havia renduto el Casteletto di Zenoa al ducha di Milam al tempo deputato, havendolo tenuto anni 2, come era li capitoli di la pace tra soa majestà et il prefato ducha de Milano.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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