Et che poi toria licentia ritornando a Verona, et Zuam Piero Stella secretario nostro resteria de lì, come era il voler dil senato. Et cussì li fo dato licentia che dovesse ritornar a la sua capitania di Verona.
Di Elemagna. L'è molti zorni che non ho scripto nulla di quel re di romani, el qual tutto questo tempo quasi era stato a Yspruch ne la Austria qui vicino, et Zorzi Pixani doctor et cavalier era nostro oratore. Et quel re atendeva pur a convochar una dieta nel contà di Fereto a una terra chiamata Traimburg, perché voleva recuperar danari; siché di Elemagna nulla era di momento. Perhò, di esso re fin qui ne ho fato poca mentione. Atendeva andar a caza più ch'a mai far instrution. Era povero de danari, faceva molti disegni i quali non li reussiva, tamen era fermo et constante in la liga, et in inimicitia justa il solito con il re di Franza.
[1497 12 31]A dì ultimo decembrio, vene letere di Andrea Trivixam orator nostro, date a Londra a dì 23 dil passato. Come, a dì 22, la majestà di quel re d'Ingalterra era tornato di campo in Londra, stato contra quelli populi di Cornovaja. El qual non volse intrar in la terra con niun triumpho, che di le altre volte quando tornava solleva venir con pompa; né volse niuno de li oratori ivi esistenti li andasse contra, dicendo non havia auto vitoria degna, per esser stato contra zente vil come era quelli populi di Cornovaja.
Item, che dicto orator fue poi da sua majestà, el qual li fece grate accoglientie. Et che il re volse dar audientia a uno orator dil re di Scocia ivi venuto per tratar acordo presenti tutti li oratori, et vi era quel dil re di Franza.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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