Tamen, non si sentiva che 'l volesse far armada. Le 2 nave grosse avarade erano zonte in Constantinopoli, di le qual la grande à molato aqua assà, perché recevette sinistro nel varar. E per le novità intese il Signor dai suo' flambuli di sopra che havea fatto polani e boemi, havia mandato verso Moncastro e Licostomo prima janizari per cadaun castello, poi à mandato in Mar Mazor vele 17 tra palandarie e fuste, e quelle partì con artillarie e altri janizari. Poi à mandato lo begliarbei di la Grecia con suo exercito verso quelle parti, poi altro non zè. Tamen, par tuto sia evanito.
[1497 12 18]A dì 18 dezembrio, in pregadi, fo messo 3 galie al trafego a do viazi. Non trovono patroni, perché fo preso tuti i oficiali e homini si dagi pagamento e metino banco a l'armamento. Et per i pagadori, con i savii ai ordeni si dispensa el danaro, concedando ai patroni possino tuor comiti e paroni zuradi, non tojando imprestedo da quelli, in pena di perder lo imprestedo e sia di chi acuserà. A dì 23, reincantade, non trovono patron, licet, a dì 22, fo preso non [847] prestasseno ducati 500 a l'arsenal, e potesse tuor scrivan con imprestedo. A dì 30, reformado l'incanto la terza volta, trovono patroni sier Francesco Michiel di sier Antonio, per nome di Fantin, l. 33; sier Antonio Marin l. 41; sier Daniel Trevixan di sier Nicolò, l. 46. Fato tre consegij, capitano non passò. Poi, a dì 25, electo sier Piero Sagredo, e in quel dì fo fato do volte eletion.
In questo tempo, Maximian re di romani, con intention di tochar danari, fece promover per mezo dil ducha di Milan voler con li principi occidentali far expedition contra il Turcho, dimandando si la Signoria saria contenta fosse nominada.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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