Don Cesare Borgia sanctissimi domini nostri nepos, princeps Altemurae, dux Andriae et Suessae, dux beneventanus, comes Carinolae, magnus comestabilis regni Siciliae, gubernator patrimonii, et sacrosanctae romanae Ecclesiae capitaneus generalis.
Item, chome intisi etiam, che il Farnesio cardinal romano fratello di madona Julia, per esser povero cardinal, pareva volesse refutar el capello. Quello seguirà, scriverò.
Di Pisa. Per lettere di 6. Come, zà tre zorni, il proveditor nostro haveva mandato Zuam Diedo patricio e conduttier nostro con la sua compagnia et stratioti a depredar su quel de' inimici, zoè a Pessa et Montecarlo, e trovono 18 mulli de' fiorentini cargi di merchadantie di lane e zuchari, e discargono le robe, metendo a sacho il zucaro, lassando ivi le lane, condussero li mulli a Pisa.
Et per lettere di Domenego Malipiero proveditor di l'armada di 7, date in porto di l'Elba. Come era stato a Piombim con le galie, et che quel signor havia mandato a galia domino Hironymo Spinola suo cognado a offerirsi etc.
Item, chome 3 barze francese erano intrate in Ligorne, zoè una di botte 500 chiamata la Chabriela, et una altra di botte 300 charge di formenti venuti di Provenza, et un'altra di botte 300 con salli. Et chome le 2 fuste nostre haviano recuperate alcune barche di formenti prese per inimici.
Da Fiorenza, si have avisi a dì 5 dito da Bologna. Chome erano stà trovate certe polize per la terra che dicevano: si voleano varir di la lhoro malatia, chiamasseno dentro li medici, posti in do versi li quali sarano qui sotto scripti (?)
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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