Item, quando il ducha di Milam andò a quella Santa Maria di Gratia, lassò locotenente in Milam domino Zuam di Galara.
     
      [1498 02 14]A dì 14 ditto da sera. Fiorentini erano in questa terra merchadanti, capo di qual fue Bortolo di Nerli [874] fue genero di Zuam Freschobaldi, per alegreza, o fusse di la trieva di Franza et Spagna, overo perché l'orator suo a Roma era stà honorifice recevuto, havendo bona speranza di rehaver la cità di Pisa da la Signoria nostra difesa e custodita e promesso di mantenirla in libertà; over per farsi nominar dicendo fiorentini fano tal cosse, feno una mumaria. Et cussì, a hore una di note, ussite fuori di caxa dil Nerli. Erano quasi tutti fiorentini, la qual fo questa. 8 homini a modo cavali marini armati da jostrar, con armadure, et atorno altri zoveni vestiti a uno modo con volti inarzentadi, che li portavano e torzi et lanze et l'elmeto, et con molte campanelle, atorno a questi corevano uno contro l'altro a modo jostra. Poi erano molti vestiti da mori, con casache et volti negri, et uno re o signor armato con alcuni pedoni atorno. Fo assà torze, et speseno qualche duchato; ma non reuscite chome si credeva, et dirò cussì, fo una zanza fiorentina. Tamen, andono in corte di palazo, et ivi giostroe. El principe era a li balconi, et tutta la corte piena di populo; ma presto fono saciati di veder tal favola. Et cussì andono poi in altri lochi, maxime sul campo di San Polo. Et licet questa cossa non sia di momento, pur ho voluto far nota, et etiam noterò uno soneto che in tal materia fu fato.