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      Soneto contra fiorentini.
     
      Chi fece er sera quella mumaria?
      La fece un fiorentin a ogni sua spesa.
      Havrebe nova mai che Pisa è resa,
      O per venir sia el re di Franza in via?
     
      No 'l so: ma la fu ben nova pacia.
      Mai vidi la più freda e mal intesa:
      Qual fo quel pazo che fé tanta spesa?
      Un fanzuolo che corre a tutta bria.
     
      Gli è proprio tempo a seminar fiorini,
      O balordite, insane, o mente stolteChe de qui gode, e Pisa i to confini.
     
      A questo acorgier l'hom pò de sue foltePacie, che fano poveri meschini,
      E se non piangi, almeno di lei duolte.
     
      Queste diverse e molteCose ch'io vedo, a judicar mi move
      Ch'abino lingua, e cervel non si trove.
     
      TEXOB.
     
     
      [875]Sumario di li capituli de l'acordo dil principe di Salerno
      con la majestà dil re don Fedrico di Napoli.
     
      In primis. Lo signor re assicura epso principe, lo conte de Marsico suo figlio, lo conte di Lauria, soi nepoti, e robbe mobile, danari, auro, argento, cavalli et arme, e tutti quelli che se ne volerano andare con epso in Senogaglia. Et così li promitte farlo assecurare da la santità de nostro signore e da l'illustrissimo signor ducha de Milano in solidum, et fare omne opera che la illustrissima Signoria di Venecia lo assecure. Lo qual assecuramento, duri fino che epso principe sia arivato in Senegaglia. Et quando quella illustrissima Signoria non lo volesse assecurare, lo ducha de Melfe, misier Antonello Piezolo et misier Zuam Antonio Puderico lo debano acompagnare salvo et securo in Senegaglia.
      Item, che assecurato sia ipso principe da sua majestà, da la santità di nostro signore et da lo illustrissimo signor ducha di Milano, consignerà subito tutte sue terre et forteze in potere del ducha de Melfe, excepto Diano et lo castelo de la Sala che le assignarà pure a li dicti missier Antonelo et missier Joanne Antonio, che le debano tenere fin tanto che ipso principe sia arivato in Senegaglia, e poi assignarle a dicte majestà.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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