Unde, quel populo si comenzò a sedar vedendo la Signoria nostra se impazava, et el Sagudino persuadete a non voler far più novità. Ma pur dicti citadini si doleva di quel Borso da Ferara favorito dil signor, unde, cussì volendo dicto secretario, fue retenuto dicto Borso, et suo suocero nominato Cesar di Batagnini fue bandito di Rimano et confinato a Ravena. Et cussì andava per giornata adatando quelle cosse, et sperava non seguiria più altro.
     
      Per via di Faenza, se intese chome el conte Guido Torello, olim prothonotario, nunc maridato in la figliola di misier Joam Bentivoglii, che fo quella che prima fu moglie et amazoe el signor Galeoto di Faenza, era stato amazato da' soi nipoti, per causa di le diferentie haveano insieme per alcuni castelli, et maxime per Montechirugo. Altri disseno era stato retenuto da dicti soi nepoti. Il seguito et verità meglio poi se intenderà, et ne farò mentione.
     
      De Ingaltera. Vene lettere di Andrea Trivixam orator nostro, date a dì 11 zener in Londra. Chome de lì le cosse erano pacificate quasi col re di Scocia, et più non si parlava di guerra, intervenendo li oratori yspani. Et chome intisi, el re di Spagna voleva conzar quelle differentie, et in Scocia et in Ingilterra era un orator yspano. In Scocia quel don Piero di Agiala, et a Londra uno orator etc.
     
      [878] Item, che quel ducha di Jorch si stava cussì, col re, et che era intervenuto uno caso che, hessendo il re Henrico con la moglie reina Isabela ussiti di Londra e andati pocho lontano a uno suo palazo chiamato Vastmonestier, era impiato fuogo in la camera di la raina, et si era brusato quel palazo, con danno di quei re, per quanto soa majestà havia dicto, per ducati 50 milia.