Unde, venitiani, maxime quelli haveano il suo lì, romaseno molto di malla voglia. Il seguito si saperà.
[1498 02 17]A dì 17, fu preso in pregadi che sier Andrea Loredam capitanio di le nave, poi mezo april, vadi a la volta di Levante.
[1498 02 20]Item, a dì 20, fu dato provision ai fioli di Zuam zerchasso, over Belat, è in Cypro etc.
Da Roma. Chome il pontifice era reduto a star in castel Santo Anzolo. La cagione, chi diceva per timor di le parte di Orsini, collonesi, Conti et Savelli che erano su le arme, altri dicevano per la voce oribille si udiva nel palazo dil papa, che era molto spaventosa, et si judichava, chome ho scripto di sopra, non fusse el spirito dil ducha di Gandia, adeo tutta la corte dil papa stava in paura. Et non restarò di scriver, chome questo pontifice tramava gran cosse, e tutto faceva per dar stado a' soi fioli, et maxime con el re don Fedrico, le qual cosse erano secrete tratate nel senato. Et tutto faceva instigato etiam per il ducha de Milano. Et fo divulgato voleva far cardinali, et asunar gran numero di pecunia, et darla al re Fedrico acciò el scuoda le terre tien la Signoria nostra in Puja. Siché, non è bon pastor; ma è cupido di novità; sed de his hactenus, più di soto scriverò copioso.
[1498 02 17]A dì 17 ditto, si have lettere da Trani. Chome [880] el principe di Salerno era ancor ivi honorato e carezato da Piero Marcello proveditor nostro, et era amalato, e li era venuto in la palma di la mano uno carbonculo. Et che quel messo regio era in sua compagnia, solicitava el se imbarchasse, acciò l'usisse dil paexe, et lui voleva varir et aspectar tempo, et andar con navilii seguri et non montar su gripo.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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