Item, chome esso proveditor atendeva a compagnar li formenti che intrasseno in la Foze di Pisa, che si dischargavano di la nave Marcella, et che zà erano stà portati stera 8000, siché pisani haverano abondantia, et cussì passavano etc.
Da Milano. El ducha ritornoe subito di esser stato al voto fato, et terminò certissimo di andare a Zenoa. Unde, per Milano si faceva gran vestidi, per ponersi in hordine li cortesani ad andar con lui. Quello si andasse a far, non se intendeva.
Item, mandoe orator a Roma in questi zorni [881] domino Marchesin Stanga, el qual etiam si doveva transferir a Napoli. Ancora mandoe uno orator al re di romani chiamato domino Herasmo Brascha, el qual più volte era stato orator al prefato re, et era molto in benivolentia con soa majestà.
[1498 02 20]Et a dì 20 ditto, domino Baldissera de Pusterla suo orator era ancora in questa terra, al qual la Signoria nostra ex senatus consulto li fece risposta molto virile, sichome ho scripto di sopra, et maxime zercha l'impresa de Pisa, la qual al tutto nostri la voleno mantenir. Unde dicto orator scrisse al ducha suo, et perhò aspetava la risposta, et che il ducha aspectava la risposta da Roma et perhò non poteva expedirlo. Et è da saper, come si aspectava el cardinal fiol dil ducha di Ferara, el qual, a requisition dil ducha de Milan, era andato a Roma, et zonto a Ferara di ritorno dia subito andar a Milano. Siché gran trame va al presente per Italia.
Ancora, el signor Frachasso di Sanseverino, hessendo rechiesto dal re Maximiliano che era a Yspruch che volesse di Milano ivi transferirse a jostrar, in questi giorni partite di Milano con licentia dil ducha, con cavalli 40 et 2 carete, et a dì 12 di l'instante passò per Trento.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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