Et cussì, a dì 13 incantade in Rialto per li consejeri, trovono patroni, i quali fonno: sier Jacomo Moro di sier Antonio per l. 18 de grossi, sier Domenego Capelo q. sier Carlo per l. 215 et sier Vetor di Garzoni di sier Marin per duc. 180. Et a dì 22 ditto, fo electo nel mazor consejo capitanio Marco Orio fo a Baruto, et fo expedito lettere al re di Tunis, al re di Buzia et va discorendo per la costa di Barbaria questa deliberation dil senato, et chome dovesseno far proclame perché non haveano muda se non per tutto lujo.
Da Damasco. Per una nave venuta di Cypro, patron Domenego Bianco, si have lettere di 15 decembrio. Come el diodar era levado, né si sapea dove fusse andato. E si levò sentendo la venuta dil novo signor di Damasco venia dal Cayro con scorta di 2000 schiavi. Et era stato brusà, avanti tal sua levata, uno di borgi di Damasco. Poi, par quelle diferentie erano aquietade, et poche specie erano fate: dubitavano di morbo. Etiam di Alexandria vene letere di 14 decembrio, dove era grandissima charestia; et che il soldam regnava pur al Chajero etc. Et per saper il tutto, in questi tempi cussì contrarii si ritrovava consolo in Alexandria Francesco Bernardo, et a Damasco Benedetto Sanudo affine mio carissimo.
Da Cigala, dove era la galia sotto aqua, lettere di Bortolo Contarini a questo deputato. Chome, con lo ajuto di Dio, a dì 2 de l'instante haveano menato dicta galia, de dove la era prima fondata fino in porto de Cigala, che era uno miracolo, per la solertia de Nicolò di le Taje et Zuam da Cherso, homeni maritimi et summi inzegneri.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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