Ha auto animo di dar l'incalzo fin dentro dal streto a una barza portogalese, che 15 zorni fa se condusse de qui con casse 1700 de zuchari de la Medera. Perhò bisogna andar riguardosi, et crede che tutti anderano per il fil di la spada. Di qui è voce esser andato comandamento al ditto che se ne vegni di qui, e li è stà dato salvoconduto. Si fa vegnir per darli soldo, come ha auto Camalì, Erichi. S'il fusse, per qualche zorno si poria navicar sicuro. La Signoria lassa l'Arzipielago nudo, senza guarda de navilii armati. Questi signori bassà, ne l'atto fu facto a la galia dil Zaffo, non solo non ha voluto far demostration, ma el capitanio di l'armata, ch'è homo da bene e discreto, fu quello la liberò, è stà molto ripreso che 'l non l'habi conduta qui, e sta in pericolo. Enrichi, fo causa de l'inconveniente, è stà cresudo soldo e più honorato, e questo dà ale e cuor ai tristi.
Item, la nave di misier Domenego Venier conduta di qui, non se ha potuto rehaver, e dicono l'hanno trata di man di corsari; siché el rehaver è molto dubioso, maxime essendo stà venduti quelli pochi vini, erano il forzo di judei suditi dil Signor, al publico incanto. Io mi faticho assai etc. ma, da un tempo in qua, quelli governano non sono inclinati [917] al dreto. Perhò, chi li va in man si guardi etc. Su uno di quei barzoti di Spagna preseno sul porto di Syo cargi di ojo e altre merchadantie de zenoesi, era tre nostri corfuati che a Corfù montono suso. Non mi è stà possibile a rehaverli. Hanno tolto i ogii e fatoli del Signor, e li meschini sono in prexon, dicendo, si voleno ussir che si riscatano.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Medera Camalì Erichi Signoria Arzipielago Zaffo Domenego Venier Spagna Syo Corfù
|