Or dicto ducha, a dì 26, el luni, si dovea partir di Zenoa et ritornar a Milano. Dil successo ne farò mentione. Non voglio restar da scriver questo, che il proveditor di l'armata nostra, prima si partisse di Portovenere, volse far portar tutti li formenti di la nave Marcella in Pisa, et poi vene a Zenoa et zonse il zorno drio il ducha.
     
      Di Franza, per avisi. Chome il re non era per vegnir a Lion, ma par volesse andar verso Bertagna; siché fono bone nuove, adeo li senatori stevano molto aliegri.
     
      Di Spagna, nulla; ma si stava in expetatione di lettere, et la corte si dovea muover di Alchalà et venir a Toledo. Come zonzerà, potendo, quivi sarà scripto.
     
      Di Elemagna, da Yspruch. Il re di romani havia fato molti presenti al signor Frachasso, che era per ritornar a Milano da poi fato certe giostre et gran piaceri. Et il re li donò prima la insegna di vellum aureum e lo fece di la sua compagnia, et alcuni altri presenti li donò che, come saperò qualli sono, scriverò. Et Frachasso a l'incontro li presentoe 4 cavalli liardi coverti et una armadura, in summa ditto presente era di valuta di ducati 400. Et chome intisi, par che a dicto re di romani era [922] venuto orator, over messo secreto dil re di Franza, exortandolo volesse intrar in la trieva facta fra esso re di Franza et li regali di Spagna, et cussì tramava dicte cosse. Ma dicitur il re rispose era contento si la liga intrava, zoè papa, la Signoria nostra et ducha di Milan.
     
      [1498 03 28]A dì 28 marzo, in gram consejo, fo posto per i consieri dar certe balestrerie a quelli si rompè de galie di Fiandra capitano sier Polo Tiepolo, videlicet a li soi, ut patet.