Al presente, desiderando esser facto citadino nostro, fue posto la sua gratia in quarantia civil justa il solito, et cussì fo balotata, et non have niuna ballota de no, cossa zà molti anni più non acaduta. Questo fu facto per esser huomo da bene, amico nostro, licet fusse guerra con fiorentini etc.
A Fiorenza, acadete cossa assà notanda: [930] perhocha frate Hironimo, hessendo excomunichato, et havendo ordine di la signoria di Fiorenza che non dovesse predichar perché cussì era la volontà dil papa, non potendo lui predichar, faceva predichar a doy altri frati soi discipuli del suo ordine, videlicet uno frate Dominico da Pesa, et uno frate Silvestro, i quali dicevano in pulpito quello voleva frate Hironimo, et havevano gran seguito. Et in questi giorni, meseno alcune conclusione le qual sarano qui soto scripte, volendole provar con andar per mezo di fiame di fuocho, che non si bruserano. A l'incontro, uno frate Francesco di l'hordine di frati menori, fue contento di andar lui nel fuoco con frate Hironimo, et per la fede voler morire etc.
Or tutta Fiorenza era in moto, et il consejo lhoro reducto, utrum se li dovesse dar questa probatione con el fuocho. Et chiamato alcuni di zonta, tandem deliberono darli libertà, et veder la experientia. Quello seguite, et chome feceno, sarà scripto di sotto.
Conclusione per ragione e segni sopranaturali da dovere provare.
La Chiesia de Dio ha bisogno de renovatione; sarà flagelata, et sarà renovata.
La cità de Fiorenza, da poi li flageli, sarà renovata et prosperata.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Fiorenza Hironimo Fiorenza Dominico Pesa Silvestro Hironimo Francesco Hironimo Fiorenza Chiesia Dio Fiorenza
|