Fo fato uno soler longo et assà eminente, con una via in mezo di piere poste una apresso l'altra che si potesse caminar, et da le bande puoseno fassine et altre legne et cosse aptissime ad arder grandemente, adeo saria stato gran focho. Et cussì, questi frati, tutti disposti da vegnirvi, et preparato gran moltitudine di gente, a hore ... veneno dicti frati, et prima frate Hironimo con fra Dominico da Pesa e gli altri, et veneno aparati come voleseno andar a celebrar col corpo di Cristo in mano consecrato, et volleva intrar nel focho con ditta hostia in mano. Ma quello frate Francesco di frati menori, è di natione fiorentino, vene semplicemente, volendo, si fra Hironimo volleva intrarvi, voller intrar con lui. Or parse a la signoria che volendo intrar, intraseno senza il corpo di Cristo et quelli habiti, imo nudi con alcune telle che erano stà preparate ad questo effecto. Ma frate Hironimo non volse, et cussì non introno.
[1498 04 11]Et a dì 11 ditto, si have lettere di Bologna di Antonio Vincivera secretario nostro, et etiam Matio Cini fiorentino andoe a la Signoria con sue lettere. Poi, per molte lettere di fiorentini, videlicet Piero Corboli et Bortolo de' Nerli, fo verifichato come a dì 7, fo la domenega di l'olivo, in Fiorenza acadete gran rumori, videlicet, che volendo predichar frate Domenico in Santa Maria del Fiore, over Santa Reparata justa il solito, hessendo reduta la gente in chiesia et il predicator volendo predichar, par che uno fiorentino lo admonise non predicasse, perché seguiria gran rumor.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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