Unde, el ditto fue amazato da la parte di frati, zoè da li Pizocharoni. Et questo fu da poi disnar. Unde, el populo, visto questo, tutti se levono in moto, et tutti se messeno a l'arme, et maxime li confalonieri che stanno per le contrate, et cussì, con gran furia andono verso il monasterio di San Marco dove stava frate Hironimo. El qual zà inteso dil moto, si havea posto in forteza con li frati et soi seguazi et zercha 300 provisionati, et molte artelarie. Adeo, combateno la parte di fuora forsi 10 hore, zoè comenzono a hore 22 a combater, fino a [932] 6 hore di nocte che fonno victoriosi, come dirò di sotto. In questo mezo, Francesco Valori principal citadin fiorentino, uno di quegli che feno tajar la testa a quelli cinque, chome scrissi, et quello dava favore al frate, huomo di età di anni ... era in dicto monasterio, et li feno comandamento dovesse ussir, altramente lo haveriano per rebello. Et lui volse ussir et andar da drio via per alcuni orti a caxa sua, unde fu trovato da alcuni soi contrarii, et volendolo menar a palazo, veneli contra uno con una roncha, et li dete, adeo subito fue amazato. Et corsero el populo a la caxa sua, et batendo a la porta, la moglie, chiamata Constantia di Canisani, corse a la fanestra dicendo: "Che voleti? che vol dir questo rumore?" Et li fo trato di uno archibuso nel fronte, et cadè morta. Or le porte di la caxa fo butate a terra, et il populo introno in caxa, et amazono chi truovono, et puoseno tutta la caxa a sacho con gran strazio, et anchora uno altro amico di dicto Francesco Valori chiamato Andrea Cambini fue morto.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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