Et dicto proveditor portoe con sì in danari ducati 16 milia di la Signoria nostra, per proveder in far fanti et altri bisognando, et per pregadi li fo data la commissione. Et è da saper, che fo scripto a Milam al ducha li volesse dar il passo, el qual ducha rispose: hessendo morto il re di Franza, non li pareva bisognar mandar stratioti più a Pisa, perché bisognerà hora unir tutta Italia. Conclusive, non volleva dar il passo a' dicti stratioti; ma solum al proveditor con 40 cavalli, et cussì scrisse a' soi comessarij non lassasseno passar dicti stratioti etc.
[942] Inteso questo, tutta questa terra mostrò haverlo molto a mal, et licet fusse gran credenza in pregadi, tamen per tutto si parlava. Et fo scripto a Milam in bona forma, et fato questa provisione, scripto a Ferara al ducha a dimandarli il passo per il passar di essi stratioti. El qual ducha, immediate rescrisse a la Signoria che, non solum il passo ma tutto el stato era a comando di essa Signoria, come deditissimo fiol. Per la qual cossa nostri fono molto aliegri, et ditto ducha di Ferara vene in gran gratia a' nostri, et ex consequenti in odio el ducha de Milam. Et ditta nuova di esser Ferara contento di dar il passo, vene a dì 21 ditto, et a dì 18 fo consultato dicta materia in pregadi. Fo molto secreto, tamen poi si divulgò il tutto. Et steteno di april fino hore 2 di note a consultar. Tratono gran materie, sagramentando tutti sul missal, comandando gran credenze cercha le cose di Pisa, per obviar il mal animo dil ducha di Milan che non consente.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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