Odio el ciecha. Et dicto ducha andoe a Pavia; non volse niun orator lo seguitasse, perché torneria subito a Milano. Et a dì 27, scrisse una lettera a la Signoria protestatoria e minatoria a lassar la impresa di Pisa, e quella dar a' fiorentini.
[1498 04 26]A dì 26 ditto, vene nova come 100 fanti de' fiorentini erano intrati in uno castello chiamato Paderone di marchesi Malaspina in Lunesana, quali sentiti dalle guarde, furono rebatuti, feriti cercha 60, preso 10 et amazati il resto di ditti fanti. Et questo mediante l'ajuto di la Signoria nostra, che li dà zente et danari.
[1498 04 27]A dì 27, vene avisi di Monferà, et il suo orator è in questa terra domino Urbano di Alba, come el ducha di Orliens era vero successo nel regno di Franza; havia mandate le proclame, le qual era proclamate in Aste, dove era domino Joane Jacobo Triulzio, le qual serano notade qui di sotto.
Item, che l'aspetava ditto re suo cugnato ducha di Barbon che venisse a darli l'ubidientia. Havia fato uno pato col ducha di Lorena di darli il titolo del reame di Napoli, et esso ducha conciederli la Provenza a chi jure haereditario aspecta.
Item, che si divulgava voleva dar al Triulzio el suo ducato di Orliens, et che dicto re avea mal animo et gran odio al ducha de Milan.
Et è da saper, chome, poi che se intese la morte dil re di Franza et la successione di questo Orliens nel regno, fo decreto che Zuam Piero Stella, era secretario nostro, era a Turino, dovesse andar a trovar el cardinal San Piero in Vincula, era a Chievas, et otenir un salvo conduto, et andar in Franza con lettere di credenza al re novo a congratularsi di la creatione.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Pavia Milano Signoria Pisa Paderone Malaspina Lunesana Signoria Monferà Urbano Alba Orliens Franza Aste Joane Jacobo Triulzio Barbon Lorena Napoli Provenza Triulzio Orliens Milan Franza Orliens Zuam Piero Stella Turino San Piero Vincula Chievas Franza
|