Et vedendo che questo non giovava, misse inanzi d'entrare col corpo di Cristo, sapendo non li saria consentito. Et più, dice che si confessò già sono 10 anni o più, et che non credeva in Dio. Et cercha questo, Mahumetho non fu mai sì tristo. Ingegnossi sempre parer buono; haveva praticha con Filippo Arrigueri de gettare a terra dalle finestre Bernardo del Nero quando era gonfalonieri, et che fu causa di far morire quelli cinque citadini di agosto. Et dopo questo, confessa che volleva fare una signoria a suo modo, per gittare a terra la parte adversa, et di questo n'era ordinatore el nostro Dominico Mazinghi, che oggi, questo dì 27, ha havuto de la fune insieme con molti altri citadini; et anche voleva, el dì del caso, uscire fuora col crocifixo, credendo vincere meglio a quel modo, ma Giovanni Ridolfi et Francesco Davanzati lo ritenono. Se oteneveno quel dì, dice che facevono un frachasso di citadini: tanti n'arebeno morti. Et confessa che Francesco Valori et Paulo Anton gli havevano promesso metervi la roba et la vita per mantenerlo in stato et [952] credito, et infinite altre ribaldarie. Pensate che sono 25 fogli el processo, et al populo non basta, per modo si dubita di qualche male, et dicono non l'hanno bene examinato. Et per questo la signoria ha facto levare 4 examinatori che sono a suspecto a la brigata, cioè Lorenzo Morelli, Alfonso Strozi, Thomaso Antinori et un altro, i quali si dice volevano salvare molti, et hanno arroti altri 4 ma non so ancor chi. Et a dì 27 dicto, zioè april, tucto dì deteno el tormento a forse venti, zioè 20 perché intendiate chiaro, et a chi dado, et a chi corda, et chi stanghetta, per modo che erano sentite le voci per tuta piaza, tante grida si sentiva a un tracto.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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