Perhoché, istis temporibus, sono fati amici molto dil ducha de Milan, el qual rescrisse dovesse suspender dicta morte, cussì vederia il processo. Et alcuni credevano il ducha lo domanderia, perché con effecto frate Hironimo era sapientissimo, et nato soto constelatione di far gran cosse al mondo. Quello di lui seguirà, scriverò di sotto al loco suo.
Fiorentini, considerando le cosse lhoro esser in manifesto pericolo, maxime vedendo l'opinion di venitiani in voler mantenir Pisa in libertà, la qual cossa non pono patir, et tramava varie cosse con Milano poiché havevano perduto la speranza di Franza, et mandono in questi tempi novi oratori, overo messi, a Roma, a Napoli, et a Milano. Ancora, elexeno tre oratori in Franza al novo re creato, i qualli fono questi: lo episcopo di Pazi di caxa ... Lorenzo di Pier Francesco di Populani olim di Medici chiamato, et Piero di misier Thomaso Soderini, i qualli andono. In la terra era pur gran peste, e per avisi si have da Bologna, dove era Juliano de' Medici, et di altrove, che la signoria di fiorentini che a l'ultimo di april compino, fono acompagnata a caxa lhoro con saxi, overo, per dir la verità, calonniati dal populo: ch'è signal sono in più divisione cha fossero mai. E cussì, al primo di questo intrò signoria nova.
Da Pisa. Si have lettere di primo di questo, come Thomà Zen cavalier era zonto ivi nostro proveditor, el qual andoe per la via di Pontremolo con li 40 cavalli, e 'l resto di stratioti per il ferrarese, et che fu ricevuto con grande apiacer dil populo, tutti cridando Marco, Marco, Zen, Zen.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Milan Hironimo Pisa Milano Franza Roma Napoli Milano Franza Pazi Pier Francesco Populani Medici Piero Thomaso Soderini Bologna Juliano Medici Pisa Thomà Zen Pontremolo Marco Marco Zen Zen
|