Et aproximandose la Sensa, nel qual tempo si suol far fiera su la piaza di San Marco, et ne concore persone di ogni parte, et a dì 10 mazo, nel consejo di pregadi fo diliberato questo anno non si facesse ditta fiera, per schivar questo pericolo di morbo. Tamen a molti dispiacete; have pur assà balote di no, pur fu presa. Questo fevano chi voleva la si facesse, perché, gratia Dei non era gran pericolo, e in una gran città e piena, quando ne morisse 25 di morbo al zorno, nula saria. Pur quella note di la Sensa fo mostrato il sangue miracoloso et altre reliquie, justa il solito, in chiesia di San Marco, et li signori di note steteno a le porte a far homeni non intri ma solum donne. Et fo il perdon, perché el pontifice a pregierie di la Signoria nostra concesse per questo anno, come apar per brieve apostolico, et la copia di quello quivi soto sarà posta.
Vene in questa terra alcuni signori alemani, tra li qual uno nepote dil ducha di Saxonia et domino Zorzi da Torre, et altri pelegrini per andar in Jerusalem. Et perché Alvixe Zorzi, dil qual era la galia dil Zaffo, era rimasto proveditor a Gradischa, né voleva far quel viazo questo anno, dicti pelegrini li volevano far bel partido acciò andasse. Siché sta su queste pratiche. Loro volevano dar ducati 70 per testa; lui voleva 80 et andaria, et non andarà al rezimento. Quello sarà, scriverò.
[1498 05 12]A dì 12 mazo, vene lettere di Pisa di certe corarie fate su quel de' inimici di hordine di Thomà Zen proveditor per stratioti, e prede di bestiami, et che fiorentini haveano fato uno edito che niun di le sue zente non dovesse perdonar la vita a dicti stratioti, et amazandoli havesseno tanto per testa.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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