Et dia esser in questa terra a dì 20 de l'instante di domenega.
El ducha de Milan, in questo mezo, fé uno ordine di meter le sue zente in hordine, e dicea voler andar a Parma a far la mostra a dì 24. Et dicitur, remesse a cavalo molti che erano cassi, et prometeva dar danari etc. Questo feva per far nostri non seguisse l'impresa contra fiorentini. Et fo ditto el signor Frachasso con 500 cavali, come huomo e capitanio di ventura, dovea andar verso Fiorenza.
Item, Marchexin Stanga, stato a Napoli per nome dil ducha de Milano, come ho scripto per avanti, non potendo far nulla cercha a li matrimonii per il papa, ritornò a Roma, demum a Fiorenza, et ivi zonto have novo ordine dovesse iterum ritornar a Roma et Napoli. Et tornato a Perosa per adatar quelle discordie de Odi e Bajoni, poi dia andar a Urbin dal ducha a conzarlo con fiorentini. Siché va come corier.
Per una lettera vidi da Brexa, come Viteleschi andavano con 200 homeni d'arme in socorso de' Orsini et 1500 fanti, et il cardinal Orsini li havia dato de presente 6000 ducati, ed altri 6000 li darà al primo di avosto, con pato che quello avadagnarano de' colonesi li do terzi sia di dicti Viteleschi, li quali è obligati menar con sì 12 boche di artiliaria.
Item, li Bajoni vano con 40 homeni d'arme; senesi mandano 60 homeni d'arme e certi fanti; per la qual cossa Orsini stevano molto aliegri.
Item, come el ducha di Milan dovea vegnir a Sonzim poi a Cremona, per far la mostra di le sue zente d'armi.
Item, che domino Marchesino Stanga iterum ritornava a Napoli, et era stato a Fiorenza per tramar nove cosse.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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