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      Adoncha, fo preso parte di [966] mandar Francesco da la Zuecha secretario nostro, venuto per avanti da Pisa, a Turino.
     
      In questi giorni, gionse a salvamento la nave di Cosma Pasqualigo, la qual era stata in ponente, et have, ut dicitur, grandissimo pericolo di non si averzer. Et vene questa nave carga di lane francesche, stagni et molte altre cosse, che le galie di Fiandra quando le andava le portava. A hora, non andando dicte galie, si non si veda altro, videlicet cussì impressa, fu bisogno a li merchadanti de lì a cargar dicta nave.
     
      [1498 05 23]A dì 23 ditto, da sera, ritrovandomi per l'oficio di signor di note justa il consueto su la porta di la chiesia di San Marcho con tutti li altri compagni, partendosi per hore la note acciò non intra homeni, et ivi mostrano el sangue miracoloso di Cristo con molte altre reliquie sul pulpito, or intisi una bona et optima nova. Come le zente nostre erano state a le man con fiorentini, et mediante lo divino auxilio, nostri quelli haveano roti et fugati, morti molti, preso el conte Lamberto di Marzano et altri homeni di capo, zercha 11, amazati per li stratioti, che per eccellentia si portano. El principio di dicta pugna, di soto sarà posto ad literam, et tutta la verità come la fue. Or questa nova, cussì bona, venuta prima per via di Ferara per lettere dil signor ducha, che advisava haver di questa victoria seguita a dì 20 de questo, che fu la domenega, nel qual zorno la Signoria nostra e tutta questa terra era in grandissima alegreza per la venuta dil cardinal Grimani.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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