Siché in conclusione, fiorentini fono malmenati, et li presoni menati in Pisa con gran festa. Tutta la note steteno a far festa per la terra con fuogi et campanò, et nostri ritornono perché erano strachi di haver molto combatuto con i nemici.
Et poi vene lettere di pisani medemi a la Signoria, quali laudavano molto la probità di Thomà Zen lhoro proveditor, et altri condutieri che meritono esser comendati, et contestabili et Jacopo di Tarsia capitanio di le fantarie, et Gorlino, et uno fiol chiamato Vicenzo di dito proveditor, el qual etiam lui havia combatuto con i nemici. Et el proveditor scrisse a la Signoria, et fo molto laudato, la copia di le qual do lettere di questo fato d'arme, sarano qui poste.
Item, preseno 400 cavali vivi, et 7 stendardi.
[1498 05 25]A dì 25 ditto, vene lettere di Nicolò da cha da Pesaro provedador di l'armada, dade a Corfù. Chome havea avisi di primo di l'instante da Modon, che de lì intendevano l'armada turchescha di velle 20 esser ussita. Tamen judichavano non fusse per offender, ma per custodir li lochi soi. Pur, per più segurtà, si partì con una galia esso proveditor, et con l'altra di Marin Barbo soracomito, et navicoe verso l'Arzipielago.
Item, si have come Andrea Loredam capitanio di le nave et Daniel Pasqualigo patrom di nave erano, a dì 24 april, zonti a Modom, et doveano partirsi per andar in Levante per asegurar di ditta armada. Quello seguirà, scriverò. Tamen, non è da butar (sic) questo anno de' turchi, et si alcuna cossa è, è per farne paura.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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