Et che li vederà molto volentieri, et desiderava fusseno presti perché fusse a la sua incoronatione, la qual voleva far a dì 25 di zugno el zorno di la festa di San Zuane Battista. Che 'l voleva partirsi fra doi zorni, et andar a Rens a unzersi di l'ogio sacro di San Remigio, et che, perché saria assà cavali, non voleva il secretario lo seguitasse, ma el tornasse a Paris fino che 'l mandaria per lui, perché voleva poi conferir insieme. Che l'amava molto la illustrissima Signoria, et stimava più di niun stato de Italia. Che si 'l secretario voleva niuna altra cossa, non parlasse a niun se non a sua majestà in persona, et da che hora li piaceva. Demum, li notifichoe come era re pacifico. Che tutto el regno li havia dato ubidientia, et di baroni che il re suo cuxin morto non havea auto. Che l'havea perdonato a tutti li soi nimici, et cerchava farseli amici, et altre parole che cussì ragionando tra lhoro dicevano. Et il secretario li rispondeva in francese, per esser stato molto in Franza.
Item, come el ducha di Lorena era ivi in gran benivolentia et reputation col re, et havea visto esso secretario molto aliegramente. Che monsignor di Arzenton era ivi in corte et havia etiam lui fato bona ciera, et si racomandava a la Signoria, et che disse sempre lui havia dito al re morto la gran potentia di la Signoria, et che 'l saveva certo questo re saria molto nostro amigo. Poi disse de molti monsignori et baroni che ivi erano, apresso cavalli ... milia. Era zonti tre oratori di Spagna con poche perhò cavalchature, li quali sono questi, videlicet ... Che ivi el re volse far le spexe al ditto nostro secretario.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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