Cujus quidem poene medietas, sit extraordinariis et scribanis, et altera medietas nostri arsenatus, dividendo juxta more officii. Et ne aliquis possit se excusare, teneantur omnes deputari, tam officiales doanae, quam extraordinarii et scribae dictorum officiorum, sub poena unius ducati pro quolibet, et qualibet vice, quae tota sit accusatoris vel appuntactoris singulis diebus horis debitis et convenientibus, et stare in doana, et similiter veniant scribae triremium et navium cum clavibus ... (qui li) bet contrafacenti non possendi amplius proficisci pro scribis triremium, et navium nostrarum.
In questo gran consejo, a dì 10 zugno, fo preso parte, atento era il morbo a Damasco, et fortasse sier Nicolò da Molin electo consolo a Damasco in loco di sier Beneto Sanudo non anderia al tempo, per tanto fu preso che 'l dito sier Beneto possi [984] ritornar con le presente galie di Baruto, lassando ivi uno viceconsolo electo per il consejo di 12 justa il consueto.
Et perché in questa nocte era venuta una barcha in 16 hore da Ferara con lettere dil ducha a la Signoria et per cosse che bisognava gran consulto, perhoché il marchese di Mantoa, che come ho scripto fo a Milano a concluder li capitoli col ducha, partite et vene a Mantoa, stete do hore et andò a Ferara dal suocero dove fo ditto dovea esser li oratori di Milan et altri et sigilar li capitoli intravenendo el ducha di Ferara, nel qual par si haveano posto a conzar certe poche diferentie di dicti capitoli. Et è da judichar che dicto marchese, come quello che sumamente desidera ritornar con questa Signoria perché con tutti li altri potentati è nulla; né li vien cussì a proposito; né è si ben pagato, peroché ogni mexe a la camera di Padoa era pagato, a hora che ha questo partito, habi fato che suo suocero ducha di Ferara scriva a la Signoria, dicendo si la vuol esso marchese ritornerà, overo dar aviso di qualche trama dil ducha de Milan, che in altro non veja se non far ogni cossa che la Signoria nostra lassi la impresa di Pisa, et in questi giorni scrisse al suo orator dovesse andar in collegio et notifichar non era disposto per niun modo nostri seguisse più ditta impresa.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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