Et fugiteno a meza note nel monastero di San Zorzi Mazor, poi con il tempo comodo e stravestiti, andono in diverse parte.
[1498 06 15]A dì 15 ditto, fo pregadi et consejo di X con zonta rimase. Siché, questi consegij di X tanti, [987] converà parturir qualche effecto. Et vene lettere di Franza di 8 mazo di Zuam Piero Stella secretario nostro, date a Paris, come el re Loys, a dì ... [scil. 17] mazo si havea a Rens onto di l'ojo di Santo Remigio et coronato. Dovea venir a Paris a Santo Dyonisio a ponersi el manto regal fo di Carlo Magno, et far le cerimonie consuete. Che era molto amato per tutto quel regno, imo adorato, tante degne parte havia, et che desiderava il zonzer de li ambasadori nostri a li quali il re li faria grande honor. Che erano zonti li oratori fiorentini, et prima quelli dil re d'Ingaltera, et che volevano rinovar la liga con il re, sichome havia con Carlo, et bona paxe perpetua. In conclusione, tra Franza et Ingaltera sarà bona amicitia.
Item, erano zonti li oratori di l'archiducha di Bergogna, et che con il re era molti cavalli, et perhò il nostro secretario non era stato; ma rimasto a Paris ad aspetar a dì 26 il re, sicome sua majestà ge l'havea ordinato, perché non era alozamenti, et lui havia 8 cavalli etc.
Et vedendo la Signoria non esser tempo di più dimorar a la partita di nostri oratori andavano in Franza con cavalli 25 per uno, li quali erano zà preparati a Padoa, fono chiamati davanti el principe, et comesso dovesseno partir immediate, et ordinato a Marco Zorzi savio a terraferma cassier di collegio dovesseno expedirli, et darli ducati 800 per uno da spender in spexe.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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