Et cussì solicitono l'andata.
In questi giorni, a dì 9 ditto, Jacopo Contarini dotor et cavalier, era stato orator nostro in Spagna et prima in Portogalo, venuto per la via de Milano per terra, ritornoe et zonse in questa terra. Et andato in collegio, poi in pregadi, expose la sua relatione. Prima dil re di Portogalo el qual al presente è principe e dominarà poi la morte di regali la Spagna; demum di la condition di li predicti regali, di li quali non disse molto bene, imo erano apti a tuor danari; che haveano fato la liga et questo perché con li danari nostri si defendesse, che Franza non li nozesse. Conclusive, che spagnoli sono più di parole cha de fati, e che nium ajuto a Italia è per dar se non con parole passer tutti. Poi disse di la militia abuta; dil tempo era stato fuora, et quello havia speso; le intrade di Spagna etc.
Non voglio restar da scriver di una zanza intesi da' fiorentini. Come il suo frate Hironimo havia fatto tre miracoli. El primo che a Siena alcune done murate haveano in visione, el zorno fo brusato fra Hironimo con li do frati, visto portar tre anime in paradiso, le qual visto l'hora, fono in l'hora medema che questi expirono.
[988] Item, che andando fra Hironimo per esser brusato, uno suo inimico li disse: "Frate Hironimo, habiate pacientia, per li vostri mensfati et heresie sete conduto a questo passo." Et fra Hironimo rispose: "Io vado pacientemente a la morte; ma porta tu in pace la persecutione che fin pocho harai." Et cussì pocho è, vi entrò la peste in la caxa dil ditto, et ne morite alcuni, poi etiam lui morite.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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