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      Fo parlato di mandar el conte Bernardin, et per lui fo mandato et vene in questi giorni quivi, ma dicitur era stato 5 mesi amallato, et ancora non si ajutava molto bene per haver mal franzoso. Quello seguirà scriverò poi, perhoché nulla a dì 18 fo deliberato, reservandosi al zorno seguente a consultar. Et chome intisi, Zuam Diedo, Zuam Gradenigo et Jacomo Sovergnam condutieri et zenthilomeni nostri non volevano dar l'ubidientia al Martinengo, ergo etc. Et è da saper, che il conte Ranuzo fo mandato per fiorentini a le stantie a l'impeto de' senesi con alcuni cavalli, zercha 100 homeni d'arme, a Montepulzano, et senesi seguivano pur la inimicitia con fiorentini. El signor Antonio Maria di Sanseverino era lhoro capitanio, et tramavano di condur el signor di Piombino. Haveano electo orator in questa terra; siché, volendo nostri dar orechie a li circumvicini di Fiorenza, in breve si spazarà quella impresa. Luchesi erano con nui, et ne dava il passo; ma el ducha di Milan secrete tramava de tuorli a la sua benivolentia, et havendoli, si haverà perso la via di andar a Pisa. Tamen, non ne sarà nulla.
     
      Ancora, si aspectava oratori dil re di romani, che dovea venir in questa terra con istrutione di nove fantasie di far exerciti contra Franza etc. Et per lettere di l'orator nostro apresso sua majestà, s'intese el re havia ordinato dicto orator non andasse più a corte, siché bene foli dato licentia di vegnir via. Et dito re mandava 2000 sguizari a ditta impresa di Pisa in favor di fiorentini, et tutto era il ducha.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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