Et cussì si voleva interponer a sedar le discordie tra Milano et i nostri, et par che 'l ducha, post verba generalia, rispondesse: purché fiorentini rehavesse Pisa, di tutto saria contento. Et cussì el ducha di Ferara mandoe el suo Zuam Alberto a Pinea in questa terra a veder la opinion di la Signoria nostra in hac materia, et nostri tolseno tre zorni di tempo a risponder.
Da Roma, lettere di 18. Come le cosse di Orsini si sperava si adateria, perché el papa voleva concluder in dar sua fiola al ducha di Gravigna di caxa Orsina, la qual cossa seguendo, saria adato tutto per alcune noze che seguiria tra Orsini e colonesi.
Item, come el cardinal Valenza al tutto è disposto farsi mondano, né niun si pensi vogli star cardinal.
Item, era zonto uno orator dil re di Franza venuto per caxon che 'l pontifice dispensasse le noze di sua moglie di la qual non havea figlioli, et se potesse maritar, o in la raina moglie di re Carlo, o in una altra cui li piaceva. Et cussì have audientia dil papa.
In questi giorni, fo terminato per pregadi che Francesco da la Zudecha dovesse andar secretario nostro in Savoia; ma perché saria stato tardi, fo fatto nova deliberatione che Marco Lipomano orator nostro de Milano ivi a Turin mandasse il suo secretario Zuam Dolze. Et cussì andoe con 5 cavalli. Et ivi era uno secretario di Milano. Et Marco Lipomano non andoe col ducha, excusandosi non si sentir bene, et rimase a Milan.
[1498 06 22]A dì 22 ditto, fo nel consejo de pregadi parlato di expedir l'orator dil principe di Salerno domino Antonio Colla et uno suo altro novamente venuto, perhoché dimandava la Signoria nostra dovesse proveder al suo viver.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Milano Pisa Ferara Zuam Alberto Pinea Signoria Roma Orsini Gravigna Orsina Orsini Valenza Franza Carlo Francesco Zudecha Savoia Marco Lipomano Milano Turin Zuam Dolze Milano Marco Lipomano Milan Salerno Antonio Colla Signoria
|