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      Conclusive, da Roma non era nulla da conto; né da Napoli, et perhò è più di 40 giorni che la Signoria a Roma non ha scrito.
     
      Da Fiorenza. Per avisi, si havea che molti di li principali desideravano acordo con nostri, et si non fusse Milano, zà si haveria fato qualche acordo, perché non potevano durar su la spesa et gran parte di lhoro fantarie erano fuzite. Et come intisi, haveano mandato a dir al ducha de Milan che non voleano più sue zente, come diceva voler mandar, perché ne haveano assai, ma danari li bisognavano. Et dicitur el ducha li prestoe ducati 10 milia, con conditione di restituirli fino mexi 6. Madama di Forlì dubitava pur di tenir le sue zente et il fiol in ajuto di fiorentini, et temeva che le zente nostre non li facesse qualche arsalto al suo stato, videlicet quelle erano a Forlì. Senesi tutavia seguiva la guerra con fiorentini.
     
      Da Milano. Di certo consulto fato in Santa Maria di le Gratie, et Marco Lipomano orator nostro, intrato in chiesia, non andoe dal ducha et andò ad udir messa, et verba illorum ad invicem, non in preposito a scriver. Conclusive, el ducha di Milam è in mala gratia con nostri, et Marco Lipomano gajardamente li risponde et avisa il tutto a la Signoria nostra, e di qua vien che non si vuol mutarlo né mandar pro nunc Domenego Pixani era electo suo successor, ergo etc.
     
      Item, avisi certissimi il re di romani con zente di l'arciducha di Bergogna haver roto guerra al re di Franza a li confini di Bergogna, et questo per voler recuperar le sue terre che Franza indebitamente li occupava.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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