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      Col pontifice, l'orator loro solicitava, ma nullo ajuto nisi di parole havia. Con el re di Napoli questo medemo; ma nulla faceva, sì per esser povero re, chome non voler contrariar a' nostri. Restava solum el ducha de Milan, el qual li ajutava di zente et di danari; ma più coperto che 'l poteva. Tamen, tutta Italia lo intendeva, e di qua era la inimicitia nasuda con nostri. Et fiorentini messeno alcuni balzeli per trovar danari, adeo, dicitur, scoderiano zercha ducati 100 milia, siché sono pur gajardi; ma si la cossa durerà, non porano mantenirse contra la potentia di vinitiani.
     
      El ducha de Milan, vedendosi mal aparato: primo, intender li honori si fanno in la Franza a li nostri oratori, et come el re è prontissimo di andarli adosso e tuorli il stado, et esser certo non haverà più l'ajuto di la Signoria nostra come prima; poi intendendo la praticha dil condur dil Triulzi con volontà dil roy, et che per tutto il Piamonte palam se diceva era soldato di la Signoria; item, di le mostre fatte, et le zente nostre esser benissimo in hordine; di le gajarde provision fevano nostri in voler mantenir Pisa in libertà; item, come el suo orator in collegio horamai non era conferito nulla, ni etiam si conferiva con li altri oratori, videlicet Spagna et Napoli; ma che cotidianamente si consultavano inter patres, in questi giorni mandoe domino Francesco Bernardin Visconte a caxa di Marco Lipomano orator nostro, dicendo che horamai saria tempo di meter qualche acordo tra la illustrissima Signoria et il suo signor, et trovar qualche sesto per caxon di Pisa, et similia.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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