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      Queste galie dil trafego, per esser stà tarde, et per haver el tempo curto, à convenuto nolizar come ha potuto.
     
      A questi dì, l'è venuto qui a la bocha di Rosseta Camalì, vien a portar un presente al soldam per nome dil Signor turcho. Havemo dato aviso al capitanio nostro di le nave armade, videlicet scrito a li retori de Modom acciò si provedi etc. Et per el ritorno di uno messo mandato a Rosseta per sentir la verità di ditta armada, havemo inteso esser con 13 navilii, 5 galie, 2 barze, e 'l resto fuste. Et prese a la bocha di Bichieri una barza di uno corsaro portogalese, havea suso homeni 180, e un galion non tropo grando, la qual prima la combatè con le galie et le fuste per esser bonaza che non li potè andar a' lai con le barze. Le qual galie et fuste da ditta barza fo mal menade et morti assà turchi. Per le gran bombarde haveano, fu forzo a Camallì remurchiarli le do barze a' lai, che senza, pensava di piarla, e tutte le zente dil galion montò su la barza et abandonò el galion, et lì quella combatè tuto el zorno. Fo una bataja crudelissima. A la fin, prexe la barza del corsaro, et prima che fusse presa, fu morto el patron di una bombarda. La qual barza era da cercha 300 in 400 botte. Montati suso i turchi, tajò tutti quelli trovò in coverta a pezi. Quelli che andò da basso, ebeno vivi, i qual, zoveni, volea mandar a la Porta, e 'l resto volea impalar. De' turchi, ne fo morti più di 250, ché fesseno gram fracasso avanti fosseno presi. Ne son assaissimi de feridi, per quello se à potuto intender.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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