Et che erano aspetati con gran jubilo et disiderio di la majestà regia, et volevali far grande honor.
Item, come non haveva voluto expedir nium orator, salvo concluso quella paxe con Bergogna, se prima non zonzeva li dicti oratori, et che li aspectavano. Et cussì sariano a dì 3 di questo.
Item, che li oratori de li potentati italiani erano stati da la regia majestà a exortar volesse che 'l ducha di Milan mandasse li suoi oratori, el qual re havia risposo non ne voleva far nulla.
Item, che la raina, fo moglie di re Carlo, si poteva reputar moglie certa di questo re.
Item, che li oratori fiorentini exortavano el re a voler favorirli a far nostri lassasseno l'impresa di Pisa, et che 'l re li havia risposto non voleva far alcuna cossa etc. I quali oratori erano questi: lo episcopo di Arezo domino Cosma di Pazi, Lorenzo di Pier Francesco di Medici over de' Popolani, et Piero Soderini, homeni di gran conto.
Da Milano. Lettere di l'orator nostro. Come el ducha havia fento di mandar via overo cassar el conte di Cajazo di suo stipendio, el qual era partito et andava con 200 homeni d'arme a soldo et in ajuto de' fiorentini. Et tuttavia era oratori di fiorentini a Milano, primo domino Francesco Peppi che vi era zà doy anni, et al presente domino Guido Anton Vespuzi, cavalier primario di Fiorenza.
Adoncha, fiorentini erano in hordine il suo campo et più superior al nostro, maxime di fanti et balestrieri. Et etiam, come ho scripto, 200 homeni d'arme, et in campo lhoro era comissario novamente andato Jacomo di Luca Pitti.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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