Era il signor Anton Maria di Ordelaphi, et Vicenzo di Naldo di Val di Lamon.
Da Pisa. Si have come nostri, dubitando, per lettere di 6, erano reduti in el borgo di San Marco di Pisa, et ivi si stava. Havia lassato in Cassina 800 fanti et do capi nostri, dove si divulgava i nimici volevano venir a campo, i qualli erano molti gagliardi, capitanio Paulo Savello. Et il conte Ranuzo era a Pessa, ritornato in la conduta di homeni d'arme 205, videlicet fiorentini, da poi che 'l fu roto, li messe do partiti: o aver 205 homeni d'arme e non star sotto capitanio, o averne 250 et venir in campo soto capitanio. Et lui elexe li 205, et non volse acostarsi al campo, ma stava a l'impeto de' senesi, quali teniano pur ancora Montepulzano et erano aderiti con la Signoria nostra.
[1498 08 12]A dì 12, da poi consejo, fo pregadi per una cossa molto importante, la qual fo secreta, et fortasse poi si saperà. Demum fu posto una parte, atento che [1036] molti di Cataro, per caxon di Zupa tolta per il Turcho che ivi haveano lhoro possessione, atento la sua inopia, fu preso darli ducati 300, et che 'l provedador debbi comprar formenti et participar con quelli meschini. Et cussì fono mandati li danari.
A dì ditto, la sera a hore 23, el conte Zorzi Zernovich scampoe di Toresele dove havea do guardani, li qualli lui li ligoe con le man et testiculi da driedo, adeo non si poteano muover. Et ussite fuora, andoe in piaza, montò in una barcha, si fece vogar verso Lio dove si vestì da frate di San Zane Polo, et havia barba, et si fé vogar drio a li do castelli, et voleva andar verso Trieste over Segna.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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