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      Fu fato alto con le squadre, et io mi feci avanti con stratioti. Fono certi de li nimici è di là d'Arno. Ritornorono subito.
     
     
      Lettera dil ditto di 10, in borgo di San Marco.
     
      Nui siamo pur qui nel borgo di Pisa, et le cosse de' nimici vano pur lentamente e danno pochi danari. Niente di meno, non si resta di fornir benissimo i luogi de ogni cossa, in modo che, quando ben andasseno a camparsi a Vico e Cassina, tegno otigneriano con grandissima dificultà, maxime facendo nui el debito nostro con li cavali lizieri. L'hanno fato condur bombarde grosse, zoè cortaldi in campo. Tamen, non zè zonto altre zente di Milan, salvo certi balestrieri. Zuam Griego ozi dia passar per el pian de Barga, et vegnirà a salvamento per non li esser andà a l'oposito nium de li nimici di qui. Habiamo assà bone nove di la pace dil re di Franza col re di romani, dil condur di misier Zuam Jacomo di Triulzi, ducha d'Urbin et di Bajoni, che sono cosse molto a preposito etc.
     
     
      Seguita altre nove.
     
      Da Brexa. Si have lettere di Marco Sanudo podestà et Zuam Francesco Pasqualigo dotor et cavalier capitanio, come el conte di Pitiano dovia far la mostra a dì 19; ma molto si doleva, né poteva patir che la Signoria lo havesse lassato di farlo capitanio zeneral, et haver tolto Zuam Jacomo di Triulzi. Tamen era fiol di la Signoria, et licet si doleva, pur taceva, non meno era disposto di mostrar la vera fede et servitù havia a questo illustrissimo [1040] stato, et voleva, immediate, fata la mostra, vegnir a la Signoria nostra per conferir alcune cosse, et notifichar etc.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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