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      Siché, le cosse vanno molto male etc.
     
      Item, par uno pisano chiamato Piero Gambacurta si ritrova ivi.
     
      [1498 08 16]A dì 16 avosto, domino Petro Delphino general di Camaldole fue a la Signoria, et havia con lui 4 frati, come io el vidi, et fo el dì di San Rocho da matina. Introe in collegio, expose come havia lettere di fiorentini, et presentate disse come lui acertava fiorentini esser tutti di la Signoria, et volevano omnino la restitutione di Pisa. Et pregava la Signoria [1041] volesse consentir, perché el ducha di Milan era contento di renderli e farli render a' zenoesi Serzana e Serzanelo, et alia verba di simil sustantia. Unde, el principe li rispose come l'era molto grasso e havia una bona ciera, et che 'l star a Fiorenza li doveva comportar, e quel ajere; et che l'haveano inteso quello havia esposto, et che 'l ritornasse al suo monasterio a San Michiel che, bisognando darli risposta o altro da la sua reverentia, saria mandato a chiamar. Siché, questo e niente fu tutto uno, adeo perse molto la reputatione. Et fiorentini andono a la Signoria, videlicet quelli hanno comissione da li signori, dicendo come haveano di la creatione di do oratori, li qualli sono li nominati di sopra, et fono electi a dì 9. Doveano partir fin 8 zorni, et perhò richiedevano al principe se li sariano ben visti. Et il principe rispose che sempre li vedaria volentieri, et fariali grande honor, come sempre è costume di la Signoria nostra. Tamen, molti di opinion era non sia per vegnir, ma che fiorentini li haviano electi per sedar il populo che dimostrava non voler più star in questi affani etc.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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