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      Fo dal magnifico misier Antonio Loredam fata la oratione, la qual non solum da noi italiani ma da tutti fo laudata, a la qual fo per il grande canzelier di Franza fato risposta, abuto tamen comission da la regia majestà, conferida per il reverendissimo cardinal de Curcensis, et monsignor di Lorena et monsignor de Lignì, con molti altri signori. Et mi potresti dir uno tanto re non dia star in hosteria. Io ve dirò: in questi paesi, le miglior case de le terre sono hostarie. Et poy, in questo loco è uno castelo del serenissimo re, in el qual è alozato la regina vechia, per tanto la majestà dil roy li è convenuto, vogliando dar audientia a li clarissimi oratori nostri, darla in hostaria. La qual era adobata con drapo di veluto alexandrino con ziglii d'oro per dentro, et questo era sopra el capo dil re, drio le spalle et soto li piedi. Et fata fo l'oratione, coram omnibus sua majestà levò in piedi carezando li magnifici ambasadori con una ciera fraternal etc. La ciera del re è bellissima et alegra. La età sua è di anni 40, con una persona ben disposta. Ozi ch'è luni, a dì 13, s'è abuto una audientia secreta etc. Diman, se dice, sua majestà se confeserà per esser la vigilia di Nostra Dona, et comuhicherasse, et poi segnerà color che sono amalati di scrovole, li qualli segnati subito migliorarano, cosa belissima. Altro per hora non mi extenderò. Siamo qui come cingani che non hanno loco fermo. Donde haveremo andar, non vel so dir. Chi dice noy tornaremo a Paris. Chi dice noy andaremo a Bruza drio el re.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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