Et cussì partino, et fono acompagnati fino a caxa da li prediti patritii mandati a levarli. Et cussì, da poi disnar, chiamato il consejo di pregadi, fo referito per il principe more solito la proposta di dicti oratori, et la risposta fatali per esso principe, et perhò non fo consultato niuna cossa in farli risposta. Et fo judicio meo, mal facto, perché doveano in quel zorno darli risposta, videlicet che voleano mantenir la fede promessa a' pisani, et mantener Pisa in libertà, sicome altre volte et al pontifice et a Milano fue risposto molto gajardamente. Ma nostri volse servar una certa reputation, videlicet non responderli cussì presto, licet si fusse quasi di una opinion il collegio di responderli immediate perché questi oratori hanno altro in mandato, et cussì si stava su pratiche. Tamen, in questo mezo, non si resterà di l'impresa di Pisa.
[1054][1498 08 25]
A dì 25 ditto, come ho scrito, fo pregadi et per capita rerum, qui noterò li avisi se have da diversi lochi. Et primo:
Da Roma. Come el pontifice havia fato concistorio et omnibus votis de' cardinali concesso licentia che il cardinal di Valenza fiol dil papa potesse diponer il capelo, et farsi soldato et maridarsi. El quale è in praticha con la fiola dil re di Napoli ch'è in Franza, et perhò vuol andar in Franza. Et a Roma non si fa altro che lavorar vestimenti et foze, et el cardinal Ascanio, per far cosa grata al papa, dovea partirsi di Roma et andar verso il reame per esser a parlamento col re, per concluder ditte noze.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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