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      Et per saper di le do decime ultime al montenuovo che fono pagate con il don senza pena, fo scosso a la camera d'imprestidi per Polo Dandolo et Bernardo Soranzo oficiali nostri zercha ducati 40 milia in tutte do, et quelli danari subito fono mandati via, videlicet una parte a Urbino, una a Bologna, una a Piero di Medici, una a Pisa, et a l'armata era in quelle aque di Pisa sotto Domenego Malipiero proveditor. Siché, sì convegnirà questo anno spender assà danari, perché la Signoria nostra era su una grandissima spesa. Et vien ditto ne bisogna al mexe ducati 50 milia, poi si ha conduto tanti condutieri, come ho scrito di sopra, et pur ozi li Bajoni, qual scriverò. Adeo, bisogna danari; et siamo a l'inverno; ne resta al più do soli mexi di star in campagna, videlicet setembrio et octubrio, et tutta questa invernata si converà star su la spesa. Poi, di Franza la speranza mancha, come dirò etc. Et è da saper, che Hironimo Capelo proveditor et synico deputato sopra le camere nostre, si ritrovava a Padoa et solecitava il scuoder, et mandoe zercha duc. 7000 in questa terra di danari recuperoe da debitori etc., et opinion era di savii di collegio di poner quatro decime al montenuovo; ma volendo prima fusse [1058] fato il pro di setembrio et comenzato a pagar, acciò non si havesse quel danno, concludendo siamo su una gran spexa et tutto per caxon dil ducha de Milano. Et era molto odiato da' nostri. L'orator suo non andava cussì spesso a la Signoria come faceva prima, et opinion era di molti di far levar l'orator nostro di Milan et elezer do provedadori in campo in brexana.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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