Chome el ducha era ritornato da Novara a Vegevene, et havia mandato per tutti li oratori, videlicet Maximilian, Spagna, Napoli, Fiorenza et Ferara et non il nostro, et havia fato uno consulto, et immediate ritornono a Milam.
Item, che 'l ducha andava a sparvier, ma [1064] lavorava sotto aqua con molti signori, et dicitur el scrisse a Bologna a misier Zuane Bentivoy che si 'l prometeva suo fiol cavalchasse fuora dil suo a' danni de' fiorentini, lui meteria li Malvezi soa parte adversa in Bologna.
Item, che 'l ducha mandava alcuni balestrieri verso Fiorenza.
Da Pisa. Lettere di 27, date ne li borgi. Pur il sumario è questo. Li nimici sono ancora in Buti qual presero i zorni passati, et hanno fato uno bastion sul monte di la Dolorosa a l'incontro di la Veruca, et lì tengono quelli monti con gran numero di fanterie, et se dice hanno fato spianate su dito monte, et conducono le artigliarie suso per poter calar al bastion di Vico, et par minazano voler prender dicto bastion, over la Verucha. Se dice hanno fanti da cercha 6000, et squadre de cavali 30 in cercha, et assaissimi guastatori et paesani comandati; ma, per alcuni fanti venuti de qui, se dice che fiorentini pagano male le sue gente, et che a li fanti ge havea dato ducati uno solum a 10 zorni per 10 zorni, et che li fanti non se contenta. Conclusive, le cosse di Pisa andava male.
Da Portovenere, di Domenego Malipiero proveditor di l'armata, date a dì 25. Come era ritornata la nostra galia fo mandata a Piombino per veder di condur quel signor, el qual pareva a hora fusse contento, et remandava soi oratori a Pisa per sigilar di esser a nostro stipendio.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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