A dì dito, vene in questa terra domino Bortolo Sozino senese doctor excellentissimo in jure, el qual lezeva a Bologna, et, per la Signoria nostra zà [1068] alcuni mexi era stato conduto a lezer a Padoa con ducati 1000 a l'anno, concorente dil Campezo, et al primo luogo. Et cussì a dì ... partite di Bologna, et quivi se ne vene. Fue benigne dal principe aceptato, et andoe a Padova a lezer.
[1498 09 05]A dì 5 septembrio, andoe a la Signoria doi ambasadori de' pisani, i qualli, a dì 30 avosto partino di Pisa, venuti per la via dil ferarese et per Monte Figatese su quel di Lucha, perhoché questa via si usa al presente, non potendo usar quella di Pontremolo per amor dil ducha de Milan. I quali oratori, trovono l'orator, l'altro, videlicet Luca di Lanti, mia 30 vicino a Pisa, et in camino. Lo nome di questi pisani fono: Piero di San Cassano et Janoto Marazi, i qualli exposeno nel pericolo lhoro et che la Signoria nostra illustrissima non li volesse abandonarli, et che fiorentini erano molto ingajarditi, et se li subsidii non venivano stariano male. Et che i nimici presono Buti a dì 23 dil passato, chome scrissi, per forza, havendo piantato 14 boche di bombarde et 50 falconeti. Et di la crudeltà usata a li schiopetieri et bombardieri in tagliarli le mane; poi li citadini posti a sacho tutto Buti; toltoli le moglie et fatoli de molti oltrazi, et il comissario de' pisani, che ivi teniva, chiamato Antonio de Copano, lo haveano mandato presone a Fiorenza.
Item, chome erano venuti con gran impeto et forzo di zente al bastion di Vico, et quello combatevano, et benché nostri si difendeseno virilmente, pur con le artigliarie non potrano defendersi.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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