In questi giorni, Sonzin Benzon da Crema fue in Aste, et fu recevuto dal Triulzi honorifice, fatoli grandissimo honor, et conferito insieme di coloqui, avisoe la Signoria.
[1498 09 09]A dì 9 di note, fu roto per presonieri erano in li cameroti le preson per la via di sala di piovegi, che si conzava per il romper di la Forte, et scampoe 12 presonieri, tra li quali alcuni che erano mandati a la leze. Siché, in poco tempo, do volte fu roto le ditte prexon e nulla di provision fu fato.
[1498 09 12]A dì 12 da sera, fu lettere di Franza di li oratori, venute per le poste dil re, per la via di Monferà, di 2 septembrio. Come el re era volenterissimo di l'impresa de Italia, et maxime di l'aquisto dil stato de Milan, et di nulla altra cossa si pensava.
Item, che li oratori fiorentini che haveano abute molte audientie, solicitavano questa venuta dil re oferendoli il lhoro stato, né di Pisa alcuna cossa parlavano; ma metevano a ponto nostri con soa majestà. Tuta via, li oratori nostri erano col re, el qual aspetava la risposta di questa terra per venir ad particularità, né il re si volleva lassar intender, né etiam nostri si lassono. Ma, a hora, averà abuto la resolution dil pregadi di far ogni cossa con soa majestà che fosse etc. Et il re non voleva questo, ma saper l'ajuto vorà dar vinitiani venendo a tuor il stato di Milam, et quello nostri domandavano. Et cussì si stava su queste pratiche.
Item, che la raina era andata in Bertagna con promisione fata al re di non se maridar in altri domente potesse maritarsi in soa majestà, et cussì il re etiam versa vice li havia promesso, et voleva andar al tutto driedoli in Bertagna.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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