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      Questo governador nostro è molto mal contento, perché li par che 'l sia puoco grato et aceto. Et in vero se voria levarlo de qui, o lassandolo capo tegnirlo contento, che con una parola sola di la Signoria lo satisfaria. Et in vero non ha fato erori. Vero è che 'l poria scaldarse più, et esser più apassionato a l'impresa, et li par el perdi quello el fa. Atenderemo a far quello si potrà. Questo proveditor non mancha di ogni solicitudine, et piglia tanti affani e strachi che dubito se amalerà. La rocha de Vico se tien; ma durerà poco per esser mal forte. El conte Ranuzo è andato anche lui in campo de Paulo Vitello con la compagnia sua.
     
     
      Lettera di 8 dito, scrita per il ditto.
     
      Quelli di Vico si deteno molto tristamente, che non li havendo fato pezo le bombarde di quello li haveano fato, potevano aspetar una bataglia, overo tuor tempo un zorno o do per il socorso. El proveditor ha fato retegnir un proto da fabricha, perché si à pur qualche suspeto di la persona sua. Paulo Vitelli levò le zente d'arme dai monti, et mandole a Bientena, Pontadera e Calzinaja, salvo la compagnia sua che resta in Vico con le fanterie, et tien ancora el monte di là de la chiesia di San Michiel che li tolessemo l'altro zorno e Calzi. El conte Ranuzo, questa matina si è levato da Pontedera per andar a Pogibonzi, o verso quelli luoghi, con homeni d'arme 150, cavali lizieri 60. Dice anderà con lui el signor de Piombino, Paulo Antonio Baglione, e 'l conte [1086] Lodovico da la Mirandola. Ozi vegnirà in Pontedera.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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