In dicta valle vi è Castelcaro loco di fiorentini, licet sia alquanto straman; ma lì è Marada et Crespin lochi di fiorentini. Tamen, nostri sono di bon animo, et Jacomo Venier provedador nostro in Romagna si facea honor, provedendo a quello bisognava; Vicenzo di Naldo capo di la Val di Lamon etiam si operava. Quello seguirà, altrove scriverò.
[1498 09 18]A dì 18 ditto, vene lettere di Franza di 9 di questo. Come el re, a dì 6, era andato a la caza, et ancora non era ritornato. Che sua majestà, con tutta la corte, stava in aspectacione che giongese la resolutione di la Signoria nostra la qual dovea esser a dì 15 di questo ivi gionta. Che li oratori fiorentini solicitavano il re, et etiam ivi era uno per el ducha de Milam incognito.
Item, el re di Napoli havia mandato uno messo a dimandar salvoconduto per uno suo ambasador che a soa majestà dovea zonzer. El qual re lo havea concesso che potesse venir con 16 boche per mexi 3.
Item, che li do deputati a far le dispensatione di le noze dil re ne la moglie duchessa di Orliens, videlicet uno episcopo portogalese per nome dil papa indi venuto, et monsignor episcopo de Albi, si haveano reduti et citato dicta duchessa a Tors. Era comparsa in persona, opponendo prima a monsignor di Albi che era tutto dil re et dil suo consiglio secreto et secretario, et perhò non voleva fusse auditor. Etiam a quello nomine pontificis, perché il papa non faria se non quello voria il re, per l'amicitia novamente facta, et per il stato che esso re dà a suo fiol nel Dolfinà, protestando de nullitate, apelandosi in forma Ecclesiae.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Castelcaro Marada Crespin Jacomo Venier Romagna Vicenzo Naldo Val Lamon Franza Signoria Milam Napoli Orliens Albi Tors Albi Dolfinà Ecclesiae
|