Et che li judici terminono quod stante apellatione, nil innovaretur etc. Siché, la ditta [1095] dona non si vuol separar dal marito, imo vol esser raina di Franza.
Item. Che il re aspectava il fiol dil papa che dovesse venir di brieve in Provenza, contra dil qual havia mandato una nave, 2 barze et 5 galie fino a Hostia o Civitavechia a levarlo, et in Provenza havea deputato li andasse do signori con 150 cavalli per honorarlo. Li mandava a donar do mulle coperte; li dava do contadi nel Dolfinā, ch'č la contrā de Valentines nel Dolfinado e un'altra signoria nel Dolfinado.
Item, li dava per moglie la figliola di monsignor Candella signor in Vascovia, con scudi 10 milia in dotta, et preparavasi farli honor.
Item. Che le cosse dil re di romani si credeva piglieria qualche sesto, et che il re havea in Bertagna fato apichar alcuni signori che fo causa di meter suso et incitar esso re di romani a farli guerra etc.
Item. In conclusione, scrive essi oratori che judicano che fiorentini o il ducha de Milano farano largi partidi al re, et veriano a conclusione. Perhō, exortavano nostri a scriverli la resolutione di quello haveano a far.
In questo zorno, fu electo per do man di election et scrutinio di la bancha, pagador a le zente č col ducha di Urbin che sarano in Romagna, et provedador di stratioti, come di sopra ho scripto che fu preso di far. Et rimase Zuam Paulo Gradenigo, fo altre volte sinico e pagador a Pisa et etiam provedador di stratioti. Et rimase di largo, et niun non passō. El qual aceptoe, et offerse partirsi subito.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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